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Sostegno e Psicoterapia dell'infanzia e dell'adolescenza
Sostegno e psicoterapia per l’infanzia e l’adolescenza: intendiamo per età evolutiva la fascia di età che va dall’infanzia all’adolescenza, ovvero quell’arco temporale che inizia alla nascita e si protrae fino all’adolescenza. Durante questo percorso evolutivo, avvengono numerosi e importanti cambiamenti, fisici, comportamentali, affettivi ed emotivi. Il bambino si trova ad affrontare sfide quotidiane, come l’acquisizione delle autonomie personali, la separazione da mamma e papà, l’inizio della scuola, il confronto con i pari, le prestazioni scolastiche o l’apprendimento di nuove regole. Per qualcuno questo può essere faticoso o addirittura fonte di sofferenza e può accadere che il bambino cominci a manifestare segnali di disagio. Il disagio che sperimenta non è, però, così facile da esprimere a parole e ciò che l’adulto si aspetterebbe di accogliere verbalmente, cede il posto quasi sempre a manifestazioni comportamentali, corporee ed emotive che possono lasciare “spiazzati” per entità e significato. Proprio per questo, risulta essere importante e necessario riuscire a riconoscere i segnali di disagio del bambino, per poter intervenire nel modo più appropriato e tempestivo possibile. Quando i genitori giungono dallo Psicoterapeuta, sono comprensibilmente preoccupati per il disagio mostrato dal/la figlio/a. La risposta data loro, consiste in una valutazione psicologica preliminare, in cui viene raccolta la storia di vita del bambino e della famiglia, e, attraverso una serie di colloqui con i genitori e con il bambino, viene definito il problema che causa il disagio. Una volta individuata la causa del disagio, si deciderà se indirizzarsi verso un sostegno psicologico del bambino, un intervento non terapeutico teso alla risoluzione di uno specifico problema, oppure si darà avvio a un percorso psicoterapeutico.
Attraverso il dialogo, il gioco o il disegno, il terapeuta aiuta il bambino a comprendere i suoi pensieri negativi, a riconoscere le emozioni che ne conseguono e i comportamenti sintomatici. Questo lavoro di comprensione e riconoscimento dei propri vissuti, insieme alla condivisione con il bambino e i suoi genitori, può dare inizio ad una fase di cambiamento e quindi di riduzione della sintomatologia e del malessere.